Presentata la Commissione Giovani di Parma
Il percorso di Candidatura di Parma a Capitale Europea della Gioventù entra nel vivo. Il Comune di Parma, insieme a “Parma, io ci sto!”, Ashoka e Fondazione Cariparma, ha presentato la Commissione Giovani di Parma, formata da 27 ragazze e ragazzi che lavoreranno assieme per proporre la loro visione di città e le azioni da mettere in atto.
Ashoka è lieta di far parte del percorso di Candidatura di Parma a Capitale Europea della Gioventù 2027, promosso dal Comune di Parma in collaborazione con Ashoka, “Parma, io ci sto!", Fondazione Cariparma.
In seguito alla Call dedicata ai giovani di età compresa tra i 16 e i 22 anni, sono stati selezionati i 27 giovani che sono entrati a fare parte della Commissione Giovani di Parma che lavoreranno assieme per fornire spunti importanti per la definizione del Dossier di candidatura di Parma a Capitale Europea della Gioventù, che verrà proposto alla Commissione Europea in autunno.
I membri della Commissione diventeranno, infatti, capofila del progetto “Parma capitale europea della Gioventù” e avranno il compito di coinvolgere altri ragazzi e ragazze, tra cui i giovani non selezionati attraverso la call. L’intento è di costituire una community di giovani del territorio che sia allargata e aperta, con la missione di sviluppare azioni di cambiamento ed accompagnare la città a diventare sempre più inclusiva e attrattiva verso i propri giovani coinvolgendoli in azioni di vero e proprio protagonismo.
I 27 commissari hanno inaugurato venerdì 7 luglio il loro percorso nella sede dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza alimentare) di Parma nel corso della prima riunione nella sala principale di rappresentanza, accolti dal Sindaco Michele Guerra, dall’ Assessore alla Comunità Giovanile, Beatrice Aimi, dal Presidente di “Parma, io ci sto!”, Alessandro Chiesi, e dal Direttore Generale di Fondazione Cariparma Antonio Lunardini.
In seguito sono partiti tutti insieme verso la sede del weekend residenziale a Varano de’ Melegari. Le attività si sono svolte presso Dallara Automobili, dove i partecipanti hanno avuto l’opportunità di fare gruppo e lavorare - facilitati da formatori di Ashoka Italia - su proposte e temi importanti per le politiche giovanili di Parma, cimentandosi nell’utilizzo degli strumenti di progettazione sociale e mobilitazione di comunità. Inoltre, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con altri giovani di passate capitali europee della gioventù che riferiranno della loro esperienza e forniranno consigli ai loro coetanei su come portare la città a diventare la città europea dei giovani nel 2027.
Successivamente, a distanza di qualche settimana dal weekend residenziale, verrà organizzato un momento pubblico in Municipio, in cui i giovani membri della Commissione restituiranno il lavoro svolto durante il weekend alla Community allargata (i ragazzi non selezionati e quelli che vorranno nel frattempo aggiungersi), presentando le azioni di cambiamento e le modalità di coinvolgimento della community.
Il percorso avviato proseguirà con due azioni specifiche, rese possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparma. Da un lato, l’organizzazione di uno 'Youth town meeting', un grande raduno giovanile orientato a guidare i giovani alla scoperta dei propri desideri e talenti e allo sviluppo delle proprie competenze, che consenta loro di avere gli strumenti necessari per padroneggiare la complessità del mondo attuale e realizzare iniziative di protagonismo giovanile e dall’altro, l’organizzazione di un grande evento sul tema dell’occupabilità giovanile, così da posizionare Parma come punto di riferimento nazionale sulla tematica, proponendo un appuntamento periodico che abbia insieme una forte dimensione culturale e fieristica.
Commenta così l’iniziativa l’Assessora alla Comunità Giovanile, Beatrice Aimi: “Siamo veramente felici, come amministrazione, di dare avvio ad un percorso che veda finalmente i giovani protagonisti dei progetti futuri della città. Occasioni come queste servono a rendere i ragazzi e le ragazze di Parma maggiormente partecipi alla vita sociale e civica della città. Ciò che funziona con i giovani non può cadere dall’alto, va invece costruito insieme a loro dal basso, offrendo non solo protagonismo ma anche un mix di impegno e responsabilità, possibilità di sperimentare e mettersi alla prova con soggetti istituzionali disposti a rimettersi in discussione. Il percorso che parte oggi, ha il fine di coinvolgere le giovani generazioni nei processi di sviluppo locale per restituire loro la fiducia, il potere e gli strumenti per vivere da protagonisti i contesti nei quali abitano offrendo spazi di incontro, luoghi di confronto e aggregazione e momenti di riflessione collettiva”.
«Per “Parma, io ci sto!”, come evidenziato anche nel manifesto di #dieci, lo sviluppo e la crescita continua delle persone sono il motore per quella cittadinanza attiva che è alla base del nostro operato» dichiara Alessandro Chiesi, Presidente di “Parma, io ci sto!”. «Crediamo che dovremo tutti impegnarci ad ascoltare di più i giovani, a dare loro spazio e fiducia per ripensare la geografia di un territorio, una società e un mondo del lavoro che stanno cambiando sotto la spinta di molteplici trasformazioni, in primis quella legata alla sostenibilità e al digitale. In questo contesto risulta fondamentale essere inclusivi, per non lasciare indietro nessuno e soprattutto le nuove generazioni a cui dobbiamo dare tutti gli strumenti utili per accrescere la propria autonomia, libertà e responsabilità. In tale ottica anche all’interno della nostra Associazione vorremmo creare un team di giovani associati che possano dare il proprio contributo al progetto».
Soddisfazione è stata espressa anche da Antonio Lunardini, in rappresentanza di Fondazione Cariparma, che ha rimarcato:
“Siamo davvero orgogliosi di poter sostenere la città in un percorso di coinvolgimento dei giovani nei processi di sviluppo locale per restituire loro la fiducia, il potere e gli strumenti per vivere da protagonisti i contesti nei quali abitano. La nostra Governance ha accolto con grande entusiasmo la candidatura del Comune di Parma di questa iniziativa, all’interno del Bando Inclusione: collaborare con i giovani significa prendersi davvero cura del presente e crediamo fortemente nei contenuti di questo percorso, in cui gioca un ruolo centrale la necessità di innovare il modello di transizione scuola-lavoro iniziando a meglio comprendere quali siano i lavori dell’epoca post-moderna e come stia cambiando il rapporto lavoro/lavoratore”.