Il Savoia-Benincasa di Ancona: La scuola del terzo millennio
I Greci di Siracusa, quando fondarono Ancona nel 387 a.C., notarono la forma del suo promontorio e chiamarono la città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa gomito. E in effetti la salita per arrivare al Savoia-Benincasa è abbastanza ripida, ma quando si arriva in cima basta svolgere lo sguardo verso il mare per avere una vista incredibile e riuscire ad immergersi nell’Adriatico dominandolo dall’alto.
Sebbene la città abbia radici particolarmente antiche, l’istituto nasce appena dieci anni fa, cogliendo l’occasione della fusione di uno scientifico e di un tecnico per rifondare in modo innovativo la visione globale della scuola. Sia il passato che il presente della scuola continuano tuttavia a convivere nella stretta relazione che il Savoia-Benincasa mantiene con la sua comunità, come esemplificato dalle numerose attività di service learning dei ragazzi, che negli anni hanno spaziato dalla cura delle aree pubbliche e le tante campagne di sensibilizzazione fino ai frequenti scambi con altre scuole del territorio.
Il Savoia-Benincasa è legato ad Ancona ma aperto al mondo, e in particolare alle eccellenze univrsitarie statunitensi di Harvard e del MIT di Boston, con le quali ha collaborato per portare in italia il framework MLTV (Making Learning and Thinking Visible) e il metodo TEAL (Technology Enhances Active Learning). Parimenti, come verificabile dal vasto utilizzo trasversale del digitale nella scuola, il Savoia-Benincasa è costantemente rivolto all'Europa e in particolare al suo framework di competenze digitali (DigComp), le cui macro-aree sono coperte dai vari dipartimenti della scuola, a partire dal quello di informatica, quello scientifico, di matematica e di fisica, fino ai dipartimenti di letteratura, di inglese e di arte.
La dinamicità e il movimento caratterizzano tutti gli spazi della scuola, con i ragazzi che si spostano ad ogni ora in aule dedicate alle singole discipline, le cattedre sempre decentralizzate e le biblioteche diffuse, e un arredamento flessibile come base fondamentale per le attività di apprendimento cooperativo degli studenti. E' in questi ambienti che opera il change team della scuola, composto dai docenti che supportano e concretizzano quotidianamente il processo di innovazione didattica, dialogando costantemente non solo con gli studenti ma anche con le loro famiglie, e realizzando quindi un percorso di cambiamento che possa coinvolgere in armonia tutta la comunità scolastica.
Tutti questi elementi sono la base imprescindibile per realizzare la convinzione che sta a monte del progetto formativo del Savoia-Benincasa, ovvero che la competenza fondamentale per il terzo millennio sia quella di apprendere ad apprendere. La scuola "porta alla luce l'irripetibile specificità dello studente” – come ci ricorda la dirigente Alessandra Rucci - stimolando la sua capacità di riflettere, di imparare attivamente e di muoversi in autonomia, e creando così solide basi affinché ogni ragazzo possa crescere sia a livello intellettuale che umano come changemaker.