Fellow dal 2018
Organizzazione: Treedom
Questa descrizione di Federico Garcea e del suo lavoro è stata preparata quando Federico è stato eletto Ashoka Fellow nel 2018
Federico immagina un mondo pieno di alberi. Per realizzare il suo sogno attiva piccoli agricoltori che producono reddito e nel contempo contribuiscono a rimboschire le loro fattorie. Ha creato un’alleanza tra una community online di persone, principalmente occidentali, e gruppi di agricoltori locali, per la maggior parte del Sud del mondo. Tale alleanza lavora su l’imboschimento e la riforestazione di alberi da frutto e diventa anche una fonte di reddito per i contadini. Federico mette gli agricoltori locali in condizione di far partire nuove imprese agricole e li supporta in senso tecnico ed economico, riempiendo il gap temporale che intercorre tra il momento in cui il seme viene piantato e quello in cui l’albero cresce. Tutto ciò consente agli agricoltori di coltivare i loro piccoli lotti di terreno e di venderne i prodotti piuttosto che vendere o abbandonare la terra e trasferirsi in città, come spesso accade.
L’innovazione di Federico è nella strategia. La sua piattaforma online consente a chiunque, da qualunque parte del mondo, di contribuire alla riforestazione. Ogni albero è geolocalizzato e fotografato in modo che gli utenti possano seguirne la crescita. La community rimane attiva e può seguire la crescita degli alberi, monitorare la compensazione di CO2, comunicare con gli altri utenti (o spesso, colleghi) e convincere sempre più persone a iscriversi alla piattaforma. Grazie alla strategia di Federico i piccoli agricoltori possono trarre vantaggio e giocare un ruolo importante nel mercato della compensazione di CO2, al quale solitamente non hanno accesso.
Federico sta generando cambiamenti su diversi fronti. Ha creato un nuovo modello sostenibile di cooperazione internazionale, mostrando come sia possibile creare un sistema autosufficiente che non dipende dai fondi internazionali temporanei che prima o poi finiscono. Grazie al progetto di Federico, gli agricoltori locali diventano in grado di coltivare la loro terra senza la necessità di dover vendere o di tagliare gli alberi per un profitto a breve termine. Questo significa anche invertire la tendenza di abbandonare i terreni e tagliare gli alberi indiscriminatamente. Il suo scopo è offrire uno stimolo a coinvolgere gli agricoltori locali in modo che gli alberi diventino una risorsa durevole e una fonte di profitto a lungo termine, non una risorsa di consumo come il legname.
Approfondisci con la sua intervista per la Repubblica degli Stagisti