Fellow dal 2017
Organizzazione: Associazione 21 Luglio
Questa descrizione di Carlo Stasolla e del suo lavoro è stata preparata quando Carlo è stato eletto Ashoka Fellow nel 2017.
Carlo ha fondato l'Associazione 21 Luglio per trasformare il modo in cui il governo italiano si occupa dell'emarginazione dei gruppi rom. La sua intuizione sta nel dimostrare il fallimento del governo sulla questione e quindi nel riformulare una soluzione per migliorare la vita di queste persone, allineando gli incentivi economici con i programmi sui diritti umani. Il suo obiettivo ultimo è quello di de-segregare completamente la popolazione (superando i cosiddetti "campi Rom") e decostruire la stigmatizzazione di questi gruppi, al fine di proteggere e valorizzare le loro differenze culturali e assicurare la loro completa inclusione nelle società di tutta Europa.
Carlo lavora su tre livelli. Sta lavorando a livello istituzionale per riformulare le soluzioni all'integrazione dei "Rom"; inoltre, attribuisce a queste comunità il potere di acquisire consapevolezza sui loro diritti civili e le conoscenze su come accedere a diversi servizi di assistenza sociale; infine, sta spostando la percezione comune sulla questione attraverso un lavoro con i media.
Dal 2010 Carlo ha pubblicato più di 15 relazioni che mettono in luce il problema sociale e diversi comunicati stampa settimanali che raggiungono in media 15.000 lettori ciascuno. La Commissione Europea contro il Razzismo e l'Intolleranza (ECRI) ha lavorato con le mozioni presentate dall'Associazione 21 Luglio, che ha portato il Tribunale Civile di Roma a riconoscere "la natura discriminatoria della condotta indiretta del Comune di Roma" contro i Rom.
Con il sostegno della Commissione europea e con alcuni paesi europei che già replicano il suo approccio (ad esempio Croazia e Kosovo), Carlo mira a scalare il proprio impatto in tutta Europa entro i prossimi cinque-dieci anni.
Leggi di più nel nostro articolo dedicato a Carlo Stasolla e al suo lavoro con Associazione 21 Luglio e nell'intervista per la Repubblica degli Stagisti