La lotta delle nonne leader nelle comunità senegalesi contro la circoncisione femminile

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Sorgente: GMP

Il 6 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili.
L'Ashoka Fellow Judi Aubel vive tra l'Italia e il Senegal dove ha sviluppato The Grandmother Project, un programma educativo nel quale le nonne vengono coinvolte nel cambiamento culturale affinchè possano difendere le proprie nipoti dal matrimonio precoce e dalla mutilazione genitaIe. 

La circoncisione femminile è ancora una tradizione profondamente radicata tra i gruppi etnici predominanti di alcune regioni del Senegal, come quella di Kolda dove il 63,6% delle donne tra i 15 e i 49 anni ha subito una mutilazione Genitale.  

L’ONG americana-senegalese Grandmother Project – Change through Culture (GMP) combatte da tempo questo problema attraverso programmi specifici che tengono contemporaneamente in considerazione anche altri aspetti legati allo sviluppo delle ragazze. 

Infatti, in queste regioni, le ragazze interrompono prematuramente gli studi e rischiano gravidanze e matrimoni precoci, fatti che ostacolano il loro lo sviluppo e l’esercizio dei propri diritti. 

Il programma di Sviluppo Olistico delle Ragazze di GMP sostiene le ragazze attraverso la promozione dei valori culturali positivi nella famiglia e nella comunità.
Su tematiche di grande rilievo, come le Mutilazioni Genitali Femminili, l’esperienza di GMP dimostra l’importanza del coinvolgimento di tutta la comunità. Interventi puntuali, volti ad esempio solamente alle ragazze, sono destinati a fallire, perché non vengono capiti da chi detiene ruoli chiave e potere nella comunità (come appunto le persone anziane, da cui le adolescenti dipendono) e generano conflitti fra le generazioni. 

Le attività del programma di GMP hanno raggiunto più di 70 comunità rurali, utilizzando metodi basati sulla comunicazione comunitaria e intergenerazionale, la costruzione del consenso, e adottando un approccio sistemico al cambiamento comunitario.  

GMP ha scelto sin dall’inizio coinvolgere le comunità, in un processo volto alla costruzione del consenso e al mutamento delle norme sociali attraverso i seguenti passi: 

  • Analizzare i motivi legati alla persistenza della pratica, e comprendere che la mutilazione genitale femminile non è una raccomandazione dell’Islam.  

  • Comprendere meglio i rischi e le conseguenze delle MGF sulla salute delle donne 

  • Migliorare in modo implicito la coesione sociale e la comunicazione intergenerazionale. 

  • Rafforzare il ruolo di leader delle nonne, come educatrici e protettrici dei diritti e del benessere delle adolescenti.  

Gli sforzi di GMP per incoraggiare le comunità ad abbandonare le pratiche nefaste mobilitano un gran numero di attori, ma sono soprattutto rivolti ai leader comunitari e tradizionali data la loro influenza nelle comunità, ed esplicitamente alle nonne che hanno una grande responsabilità culturale di sostegno e educazione delle ragazze adolescenti e delle nuove generazioni. 

Sono loro – ad esempio - che tramandano la pratica delle mutilazioni genitali femminili e spesso la mettono in opera nelle proprie famiglie. Renderle protagoniste chiave dei propri programmi era dunque fondamentale per GMP!  

Le attività del programma utilizzano metodi basati sul dialogo comunitario ed usano un approccio partecipativo, rispettoso e mai impositivo. 

Infatti, attraverso l’approccio di GMP, sono le nonne leader, e non persone esterne alla comunità, che una volta convinte della necessità di abbandonare la pratica delle mutilazioni genitali, convincono altre nonne, donne in età fertile e leader della comunità- anche i leader religiosi- a sostenerle.  

Sono state in grado di sfidare tradizioni ancestrali assumendo un loro ruolo di leadership e hanno organizzato autonomamente e con una nuova consapevolezza discussioni individuali o di gruppo per cambiare l’approccio culturale a favore delle adolescenti, e diffondere la volontà di abbandonare la circoncisione femminile, promuovendo il cambiamento degli usi comunitari. 

Hanno avuto il coraggio di affrontare questa pratica ancestrale ed argomenti precedentemente tabù e questo ha permesso una nuova percezione dei problemi e l’apertura di un dibattito molto produttivo anche su temi come l’educazione, i matrimoni e le gravidanze precoci.   E soprattutto ha permesso cambiamenti durevoli e sostenibili, che studi e analisi di valutazione hanno messo in evidenza.  

GMP spera di diffondere maggiormente il suo approccio di Cambiamento attraverso la Cultura per valorizzare il ruolo culturale degli anziani in altre comunità africane dove la pratica delle MGF è ancora diffusa. 

 

Un anziano, anche consigliere comunale, ha detto:  

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Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dai leader [dalle nonne]. Quello che hanno fatto per promuovere l'abbandono della circoncisione femminile, nessun altro avrebbe potuto farlo (…). Hanno autorità sulla circoncisione femminile perché sono al centro di questa pratica. Sanno di cosa stanno parlando.