Generare speranza
Nei giorni in cui si scatenava la violenza contro la sede della CGIL nella capitale d’Italia, manifestando la rabbia sociale di una parte della popolazione, noi in Puglia, in un piccolo paese di provincia, stavamo generando speranza con un gruppo di giovani changemaker. Con il lancio dell’iniziativa “GEN C — Generazione Changemaker” insieme all’Agenzia Nazionale per i Giovani stiamo promuovendo il protagonismo giovanile, cercando, formando e raccontando storie di una generazione under 25 che lavora per migliorare il nostro paese. All’interno di questa iniziativa abbiamo realizzato 3 giorni di formazione per 21 giovani del sud Italia, dai 14 ai 23 anni con l’obiettivo di costruire una comunità di giovani innovatori fornendo loro strumenti per realizzare quel cambiamento sociale che desiderano. Svolgendo questo incontro abbiamo potuto cogliere il senso profondo del lavoro di Ashoka. Costruire un mondo in cui Everyone is a Changemaker significa in primo luogo generare processi di speranza nelle comunità giovanili che possano inondare di fiducia e soluzioni il nostro futuro incerto. Molti giovani hanno un passato complesso, stanno vivendo un presente difficile e hanno una giustificata paura del futuro. Ciò di cui abbiamo bisogno è dunque un lavoro sulla loro agentività, stimolando e mettendo il luce (a loro stessi innanzitutto) la loro possibilità concreta di intervenire per guidare un cambiamento personale e di comunità. Leggendo le frasi di saluto finale di questi 20 giovani, trovo l’ardore e la passione di chi vuole cambiare le cose sa che cambierà le cose. “Sapere che non si è soli incoraggia, dà speranza, e rende ancora più produttivi”, Francesco, 17 anni; “La crisi è il bello dell’idea”, Giulia, 20 anni; “L’energia dell’ascolto è il vero cambiamento”, Giuseppe, 23 anni, “Attivare strade di felicità condivisa”; “Mettiamoci in gioco per difendere il mondo dalle ingiustizie”; “La libertà di sorridere è gratitudine”! Abbiamo anche compreso un modo sempre nuovo e rinnovato di stare insieme, dove in una ritrovata presenza i giovani si sono scoperti come comunità non per i loro valori, né per le loro passione e né per la vicinanza geografica, ma per il loro alto proposito di cambiamento sociale per il bene di tutti. È anche questa la “New Togetherness” che andremo a celebrare a Torino, il 2 dicembre all’Ashoka Changemaker Summit. Essere insieme, sentirsi parte di una comunità perché ci si riconosce come agenti di cambiamento per tutti, in provincia di Bari o nel centro di Roma, come imprenditori sociali o come giovani changemaker, in una grande azienda o nel volontariato. Questo lavoro di cura, in ogni contesto, in ascolto e promuovendo il protagonismo giovanile, può essere la soluzione a quella paura e frustrazione del nostro tempo, generando speranza nei giovani così come nell’intera società.